I testi riguardano l’intitolazione del parcheggio pubblico vicino al Palazzo Civico a Gino Strada e di uno spazio pubblico per le tragedie delle Foibe e della Shoah

Sono due le mozioni approvate all’unanimità all’ultimo consiglio comunale di Bibbona. Quella per l’intitolazione del parcheggio pubblico retrostante il Palazzo Civico a Gino Strada e l’altra (emendata) per l’intitolazione di uno spazio pubblico per le tragedie delle Foibe e della Shoah.

Per quanto riguarda la prima, presentata dal capogruppo di Bibbona Unita Enzo Mulé, il consiglio comunale all’unanimità ha approvato la volontà di intitolare il parcheggio recentemente ristrutturato con al suo interno un’isola ecologica, “alla memoria di un uomo di pace, un professionista, un medico, un chirurgo che si è speso nei teatri di guerra per assistere le popolazioni, sempre dalla parte degli ultimi e delle persone in difficoltà. Sono state stimate in circa 11mila le persone salvate da quest’uomo e dalla sua Ong Emergency. Un’organizzazione nata proprio dalla sua volontà e quella della moglie Teresa Sarti, presente anche in molte aree critiche del nostro Paese, in quelle in cui lo Stato non arriva e l’assistenza alle persone è spesso carente. Un esempio e simbolo di umanità anche per le future generazioni”.

La seconda, approvata sempre all’unanimità, è un emendamento alla prima mozione presentata dal Gruppo Civico Bibbona che chiedeva di individuare, prima della data della prossima commemorazione del Giorno della Memoria, un luogo di rilevanza all’interno del territorio comunale ai martiri delle Foibe. “E’ giusto – si legge nel testo della mozione presentata da Enzo Mulè – rievocare ciò che accadde lungo il confine orientale della nostra nazione, ma è parimenti equo ricordare la storia più buia che ha sconvolto il mondo nel ‘900. A maggior ragione oggi, in un momento storico in cui i venti che stanno soffiando nel mondo, sono purtroppo sempre più venti di odio e richiedono quindi, con maggior forza, tutta la memoria di cui siamo capaci per dare opportunità alle nuove generazioni di orientarsi in un mondo che sta cambiando sempre più velocemente”.